I lavori esposti sono stati realizzati da:
Annalisa Nardin, poetessa; Davide Marizza, pittore; Erika Zucchiatti, visual storyteller; Eva Miola, violinista; Giacomo Lodolo, film-maker; Glauco Fanna, eco-artista; Lota.boi, graffiti artist; Nicole Coceancig, cantautrice; Rossella Damiani, fotografa; Sofia Cappello, artista visiva e relazionale; studenti di Udine partecipanti ai percorsi formativi “TESSERE - Teens Empowering Social Skills" e "SMILE - Capaci di socialità, capaci di solidarietà"; Intuitive Painting group Telefonseelsorge Bonn – Progetto “Rooms of the Soul”.
"Il mio lavoro si concentra su una ricerca espressiva che possa rappresentare le varie possibili relazioni che si creano tra le persone. A volte rappresento la mia relazione con ciò che mi ispira o ciò che mi frena, altre volte l’esperienza che le persone hanno con l’ambiente esterno, inteso anche in senso sociale e politico, analizzandone le dinamiche. Pittura, video e installazioni sono lo strumento di cui mi servo per trasmettere questi messaggi in modo che colpiscano l’interiorità di altri individui e ne stimolino la partecipazione empatica."
"Accompagnata fin da piccola da un tema ricorrente nella mia mente e nelle mie musiche, che è quello dell’accoglienza empatica dell’essere umano, i miei lavori cercano di raccontare storie di persone, di ultimə e di emarginatə, con l’obbiettivo di donare loro ascolto, rispetto e accoglienza attraverso quello che, da sempre, è tra i migliori veicoli di unione: la musica."
"Da fotografa, tendo a unire punti di vista introspettivi e documentaristici. Il mio approccio alla creazione di immagini è fortemente influenzato da ciò che mi circonda e dal processo decisionale. Il mio lavoro esplora la vulnerabilità, indipendentemente dal genere. Tendo a stabilire un rapporto con i miei soggetti: sono sempre interessata al loro punto di vista, la loro storia ed esperienze."
“Mi piace dare agli oggetti una seconda possibilità; la sento come responsabilità eco-logica ed eco-nomica. Attraverso l’arte vorrei che le persone si fermassero e si prendessero il tempo per un pensiero…”
Davide Marizza è un ragazzo originario di Turriaco che, ad ora, frequenta la sezione pittura del liceo artistico “Max Fabiani” di Gorizia. Dopo aver frequentato un anno di liceo scientifico, appassionato tuttavia al disegno e all’arte, sua vocazione, decide di seguire la sua passione riuscendo ad entrare in seconda al liceo artistico. Questa passione nasce all’interno della famiglia grazie alla madre che, da sempre, gli mostra opere, documentari e lo porta a mostre di vari artisti, supportandolo sempre e avviandolo, fin da piccolo, ad un percorso prettamente indirizzato alla pittura.
“La mia arte consiste nella scelta di interpretare e dare voce a opere di una bellezza eterna. Durante lo studio, mi focalizzo sul contenuto del testo e mi sforzo di coglierne le caratteristiche oggettive della linea melodica, della struttura armonica, della forma utilizzata dal compositore. Quando ho compreso le caratteristiche grammaticali e formali del brano, mi cimento nella “lettura fra le righe” ed esprimo il mio pensiero sulla base del mio gusto personale e dell’intuizione, portando sempre il massimo rispetto verso il testo.”
"Cerco di capire i miei pensieri e le mie emozioni trascrivendoli sulla carta e provando a creare piccoli racconti o poesie. Descrivo situazioni diverse da quelle che vivo ogni giorno, rappresentando riflessioni e soggetti differenti. In questo modo la scrittura è diventata il mio “luogo sicuro” nel quale rifugiarmi quando ne ho più bisogno."
"Lavoro a progetti incentrati principalmente su tematiche sociali e ambientali, fondendo nel presente il mondo passato e quello che si sta definendo in questo particolare momento storico. La mia missione è ispirare un cambiamento positivo, utilizzando il potere delle immagini per avere un impatto significativo. Da perfetta millennial, incarno nel mio lavoro l'incertezza e la transizione dell'epoca in cui sono nata."
Giovane artista triestino proveniente dal mondo dei graffiti.
Il suo stile è frutto di un tentativo di rappresentare una sua ricerca
continua su forme organiche inesistenti attraverso la pittura, inserendo elementi provenienti dal graffitismo e dal design.
Tra il 2019 e il 2022 ARTESS ha lavorato con ragazze e ragazzi tra i 16 e i 19 anni di cinque scuole superiori di Udine (scuole Percoto, Uccellis, Copernico, Stellini e Zanon) nei percorsi formativi “TESSERE – Teens Empowering Social Skills” e “SMILE – Capaci di socialità, capaci di solidarietà”. Al termine del percorso ragazze e ragazzi hanno prodotto un loro “racconto” originale e creativo sulle dimensioni della relazione interpersonale oggi, utilizzando grafica, illustrazione, fumetto, video, fotografia. Ne sono emersi dei lavori che hanno sorpreso per il livello ideativo e creativo e per la capacità espressiva: raccontano il disagio relazionale ma anche le possibilità per affrontarlo.
Tutti i dipinti e i testi anonimi sono stati creati e scritti all'interno del "Gruppo di pittura intuitiva" dei counselor volontari di Telefonseelsorge (TS) a Bonn. I motivi nei dipinti sono espressione dei loro sentimenti e non sono stati preventivamente indicati. Le modalità espressive e i contenuti molto diversi dei dipinti mostrano che TS è aperto e raggiungibile per una gran varietà di emozioni. Ma vediamo anche chiaramente le cose in comune. Riflettono i sentimenti di “Telefonseelsorge”, per così dire il “volto” di TS.